GIBSON L-4, 1923 Sunburst. Una archtop in condizioni stellari nonostante i quasi 90 anni di vita, realizzata nella cosiddetta "Era Loar" della Gibson, gli anni in cui la Casa di Kalamazoo era affidata alla guida tecnica di Lloyd Loar, una delle figure più importanti nella storia della chitarra americana. Proprio Loar in quegli stessi anni progettava e realizzava la prima archtop moderna, quella L-5 di cui potete vedere nella nostra collezione privata uno dei 24 esemplari che portano la firma del loro autore. A differenza della L-5, la L-4 era ancorata saldamente alla tradizione di fine Ottocento. Non essendo ancora state introdotte le innovazioni tecniche che avrebbero caratterizzato il nuovo modello (le buche ad f, la tastiera sopraelevata rispetto alla cassa armonica, ecc.), la L-4 che pure rappresentava la punta di diamante della produzione Gibson, aveva una buca ovale e il manico con 12 tasti liberi dal body, la cui tastiera era incollata alla tavola armonica per tutta la parte terminale, dal 13mo tasto in poi. Lo strumento che vedete qui illustrato è un esempio impeccabile di questo modello. Il corpo ha la tavola armonica in abete e fasce e fondo in betulla (come le prime L-5) invece che in acero. Il manico, corposo e dalla pronunciata sagoma a V, è in mogano in due pezzi. La paletta presenta il logo in madreperla "The Gibson" in corsivo, e meccaniche intarsiate di grande precisione e ottimamente funzionanti, dello stesso tipo installato sulle L-5 a parte il materiale dei bottoni, che qui sono in materiale simil-avorio, mentre sono in vera madreperla sulla L-5. Identico alla L-5 anche l'attaccacorde a trapezio nichelato con identica data di brevetto (19.07.1910), e il ponte in ebano anch'esso stampato con la data del brevetto (18.01.1921). Diverso è invece il battipenna in celluloide: infatti la staffa di fissaggio è ancora realizzata col sistema a morsa tipico dei primi anni del Novecento e che ritroviamo sulla Harp Guitar Style U sempre visibile nella nostra collezione privata, e tanto la parte in plastica quanto quella in metallo riportano le rispettive date di brevetto (rispettivamente 30.03.1909 e 04.07.1911). La buca ovale è finemente decorata da una rosetta intarsiata con motivi romboidali ed è chiusa dal binding color avorio che borda tutto lo strumento. La tastiera è in ebano e ha la terminazione appuntita come nella L-5. Uno dei bottoni delle meccaniche era stato sostituito, ma siamo stati in grado di ricostruirlo fedelmente con un'ottima riproduzione (vedete le foto col confronto tra nuovo e originale)... un dettaglio del quale probabilmente non vi sareste accorti se non ve lo avessimo segnalato... ma sapete come funzionano le cose da Real Vintage! La chitarra è in condizioni assolutamente eccezionali. Non vi sono cracks, lesioni di nessun tipo, il truss rod funziona correttamente ma non vi è alcun bisogno di interventi sull'action. La suonabilità è eccellente, così come il suono - "antico", come l'odore di resina che emana dallo strumento e che affascina dal primo momento in cui si apre la custodia. I tasti, piccoli come nella tradizione del tempo, sono ancora quelli originali. Lo strumento è stato accudito con grande cura da una famiglia di musicisti che hanno saputo conservarlo come meritava. La custodia, in ottimo
stato a parte la maniglia mancante, è di per sè un oggetto di grande
valore, essendo lo stesso modello usato per le L-5 e quindi molto
ricercato dai collezionisti. Abbiamo però preferito non intaccare
l'integrità dello strumento privandolo della protezione che l'ha
conservato così bene per quasi un secolo. Una chitarra eccezionale, una
pagina di storia della Gibson e della musica americana. |