GIBSON ES-175 DN, 1968 Siamo riusciti a "catturare" una chitarra fantastica: la più amata tra le chitarre da jazz nella sua veste più prestigiosa, la finitura "natural" bionda che esalta le venature dell'acero laminato del body. Lo strumento, che ad eccezione dei soli bottoni per la tracolla è originale al 100%, è stato sempre utilizzato professionalmente e pertanto è in condizioni di perfetta efficienza. Questa 175 è stata prodotta nell'ultima parte del 1968 e presenta già alcune caratteristiche transizionali che diventeranno la regola a partire dal 1969. Infatti mentre il numero di serie ne attribuisce inequivocabilmente la produzione al '68, la chitarra presenta già il manico in mogano in tre pezzi invece che in pezzo unico, l'attaccacorde tornato alla forma a trapezio delle origini e le meccaniche marchiate Gibson Deluxe "double line-double ring", ancora di produzione Kluson e con il vecchio numero di brevetto D-169400. Queste erano state sostituite per un certo periodo da altre unità stile Grover che non hanno però comportato la realizzazione di nuovi fori per le viti. Sul retro della paletta, la traccia di queste altre meccaniche resta nascosta dalla piastra delle Gibson-Kluson ora reinstallate (a parte un minuscolo segno visibile nelle foto), mentre sul fronte della paletta resta visibile l'impronta della rondella delle Grover. I pickup sono gli originali humbucker con l'etichetta nera del Patent Number, originalissimi e mai dissaldati. Anche il resto del circuito è originale, con i potenziometri protetti dalla schermatura metallica, le manopole stile "sombrero", ecc. ecc. Il ponte è in palissandro con selletta precompensata; nel corso degli anni le due barre filettate per la regolazione dell'altezza della sella avevano attraversato la base lasciando due segni sul top, oggi riparati e comunque nascosti dalla base stessa. In palissandro anche la tastiera con i classici intarsi a doppio parallelogramma. La chitarra non nasconde la sua età: tracce di usura in corrispondenza della cintura, checking della finitura, una lieve fessura perfettamente stabile in corrispondenza del bottone della tracolla sulla base del manico, varie screpolature qua e là. Ma la sua bellezza è davvero notevole, con i legni gradevolmente figurati e la patina che arricchisce il biondo trasparente della finitura di un calore tipicamente vintage. I tasti hanno segni di usura ma sono ancora efficienti e l'action risulta morbidissima, direi vellutata, anche con le corde lisce non sottilissime attualmente installate. Il suono è semplicemente stupendo, caldo, potente e avvolgente, una delle chitarre da jazz più belle che abbiamo avuto nella nostra collezione. La chitarra è accompagnata dalla sua custodia rigida originale stile fine anni '60-primi '70 con interno rosso scuro, in ottime condizioni e molto robusta.
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